Sui cieli d’Australia tra Gold Coast e Sydney, ore 10.05. Il
pezzo di oggi è il silenzio tombale nel viaggio verso l’aeroporto.
Devo dire grazie, infinitamente grazie a chi in questi dieci
straordinari ed indimenticabili giorni di Queensland mi ha ospitato, coccolato,
fatto sentire a casa e fatto emozionare.
Questo pezzo di Australia è unico in quanto ha un clima
perfetto, il clima subtropicale ideale per ogni persona,c’è un numero di
grattacieli sulla spiaggia da far invidia a Miami e un’allegria nelle persone
che ti mette armonia.
Non è coraggioso chi si trasferisce qui, bensì chi se ne
torna.
Ho già detto nel post di ringraziamento dei miei parenti di
Melbourne che senza la famiglia questo viaggio non sarebbe mai potuto essere
così pazzesco. Lo devo e lo voglio ripetere in questo post, poiché quello che hanno fatto per noi non potrò mai
dimenticarlo.
Parto dal ricordare il favoloso Signor Vinci, padre di mia
zia, che alla giovane età di 95 anni mi ha fatto ridere ogni sera con le sue
barzellette e con le sue improvvise esclamazioni in sicilinglish. Grazie perché
la prima mattina ha insistito per offrirmi la colazione al Surf Club,
affacciati sull’oceano. Grazie per avermi raccontato stamani all’aeroporto che
era disertore e che la guerra è una cazzata da non fare mai, grazie per aver
giocato con noi per due ore a carte pure non conoscendo il gioco, per esserci
stato anche quando era stanco e per avermi detto che Melbourne era piena di
Fichi d’India e poi il governo australiano li ha fatti tagliare. Grazie
soprattutto per avermi per forza voluto accompagnare in aeroporto e per avermi
abbracciato e detto “spero solo di rivederti”. Grazie Mr Vinci
Grazie a mia zia Mary, o meglio Anna perché Mary Cimino non
esiste per una che è nata Anna Vinci. Grazie per la tua dolcezza e per averci
accolto come figli, per averci abbracciato e detto che questi giorni sono
volati in fretta, per essere venuta con noi a condividere quella straordinaria
esperienza delle Balene, per averci pagato tre giorni a Fraser Island e quindi
avermi fatto conoscere un posto sconvolgente. Grazie zia per esserti emozionata
ieri a tavola per un motivo che sappiamo solo noi, per ascoltare Jimi Hendrix e
per avermi detto la prima sera a cena “mangi uguale a tuo zio, coltello in
bocca e mani sulla tavola”. Non ti
conoscevo e mi è sembrato di conoscerti da una vita intera. Grazie di cuore
perché ho visto che hai comprato il caffè italiano solo per me, perché ci hai
ceduto la tua camera con il bagno appena ristrutturato. Grazie di cuore.
Grazie a Richard perché ho avuto finalmente l’opportunità di
conoscerlo meglio. Per aver guidato ininterrottamente in questi dieci giorni,
per aver cambiato i tuoi turni a lavoro e per aver assecondato ogni mio
desiderio, per esserti svegliato alle quattro del mattino dopo che ti avevo
fatto andare a letto all’una, per avermi portato a fare il bagno nell’oceano
nonostante eri distrutto e per avermi detto nel bus che ci portava a Fraser “
I’m happy ”. Grazie per avermi aiutato a cercare inutilmente la sigaretta
elettronica che finalmente ho perso, per avermi concesso i tuoi dvd vuoti senza
farmi fiatare e per avermi sempre ripetuto “E’ la tua holiday, decidi tu dove
andare”.
Grazie a Danio perché lui sa che oramai è mio fratello, perché
abbiamo passato sei mesi a ridere continuamente, perché la parola più usata da
noi è stata sempre “me ne fotto”, perché è arrivato in Italia sapendo solo dire
“I’m Daniel” e se ne andato dicendomi “Mbare si sbagghiatu”, perché nonostante
conosco il suo amore per il letto ogni mattina si è alzato il primo per
portarmi in giro, perché ogni sera siamo stati gli ultimi a coricarci, abbiamo
visto e rivisto il cielo e una notte mi ha detto “mbare noi siamo collegati
quindi ogni 2 anni al massimo dobbiamo vederci”, perché ogni giorno ha
preparato per me un itinerario insieme alla sua famiglia e perché mi fa ridere
quando litighiamo per contenderci il ruolo di più “lagnoso” della famiglia. Perché
mi ha detto che al massimo tra due anni viene e se si arrabbia anche prima, quando
gli ho chiesto” e con il lavoro?” Mi ha semplicemente risposto “me ne fotto, mi
licenzio”. Danio mi fai troppo ridere, mi mancheranno i caffè da Andrea e le
notti in giro per la città.
Grazie a Mio Zio, poiché ne ho avvertito la presenza tramite
le foto in camera e in giro per la casa, per averci fatto compagnia ogni giorno
a tavola tramite quel favolo ritratto posto in cucina, grazie perché a lui
avevo promesso che sarei venuto e quando ho deciso il viaggio di nozze non ho
avuto dubbi, grazie perché per 20 anni TUTTI mi hanno sempre detto una sola ed
unica frase “mi fai venire i brividi con tuo zio”, grazie perché gli ho
lasciato un pezzo di me dove ora riposa e mi illudo che ne avverta la presenza.
Grazie al Queensland perché mi ha fatto vedere albe e
tramonti da svenimento, perché Fraser Island merita il ruolo di capitale
naturale del mondo e perché mi ha fatto fare surf, perché ho visto balene,
canguri, serpenti, koala, uccelli tropicali, iguane e strani tacchini in giro
per le città. Grazie perché l’oceano è
la cosa più bella che possa esistere e il rumore delle onde che partono dalla
costa americana non le dimenticherò mai.
Grazie
Nessun commento:
Posta un commento