mercoledì 11 settembre 2013

Doesn't Matter



Melbourne 11 sept 2013 ore 02:48 La canzone di oggi è ”Imagine” di John Lennon


Io vorrei scrivervi tutto ciò che sto provando durante questo esaltante viaggio, ma non posso a pieno descrivervi tutto. Ci sono gesti, panorami, parole e serate che non possono essere spiegate, vanno semplicemente vissute. Alla fine scriverò un pezzo di ringraziamento a chi ha condiviso con me momenti e sensazioni in questa altra parte del mondo. Sono quasi le tre di notte ed io sto scrivendo affacciato al 23 piano del Crowe Hotel da una suite che affaccia sul centro della città. Vedo passare negli enormi vialoni poche macchine e vedo riflettere le luci dei grattacieli di Melbourne sul silenzioso Yarra River. Che spettacolo questa ordinata città. Avverto la gentile clientela che ho alzato un pochino il gomito e che quindi qualche minkiata è giustificata. Dopo 4 Corone e 3 Whisky in ottima compagnia qualcosa deve essermi concesso. Intanto volevo ringraziarvi perché questo blog fatto per gioco ha superato le 1000 visite e si avvia dopo il 6 giorno verso quota 2000. Avevo pensato a qualcosa di più casereccio invece se non sto attento mi assumono al New York Times. Ecco la cazzata causa alcool è uscita, ora possiamo iniziare. Carusi Melbourne è pazzesca e chi pensa di vivere di stenti in Italia è un coglione. Il Colosseo e quel cazzo di St Pietro fanno mangiare solo politici di merda e qualche affarista. Qui c'è un senso civico impressionante ed anche se non tutto andrà bene quanto meno poco va male. Chi viene qui investe per il futuro, non cambia drasticamente il presente. Melbourne è molto simile al centro di Milano ma ha una marcia in più, non è in crisi.

RIPRENDO

Melbourne 11 sept 2013 ore 17:15 Il pezzo di oggi è “Let it be” dei Beatles

Ieri sera mi sono addormentato quindi riprendo da dove avevo lasciato. Ieri è stata una giornata fantastica e da quando sono a Melbourne non posso dire di aver trascorso un giorno non bello. In Mattinata è venuta a prenderci Alessia, la simpaticissima cugina di Stefania che ha una risata contagiosa ed è disponibile su tutto ciò che chiediamo. E’ venuta con la sua Golf e si è scusata perché la macchina è piccola, ecco non sa che in Italia le Golf sono macchine abbastanza grandi. Siamo andati a casa dello zio di Stefania e fuori abbiamo trovato il padre di Alessia, il grande Gianni che praticamente avevo visto 11 anni fa ed ho ritrovato nella stessa identica maniera, forever young. Abbiamo riso e bevuto un buon liquore e poi siamo partiti alla volta di Hot Spring Peninsula. Alessia aveva garantito che era vicinissimo, all’incirca 40 minuti e puntualmente dopo 2 ore e 10 minuti siamo arrivati. Per strada abbiamo superato Frankston ed ho imparato che anche a Melbourne esistono le zone pericolose. Per strada abbiamo parlato del fatto che sono molto gasato di vivermi l’oceano Pacifico e che per noi abituati al Mediterraneo una semplice onda loro è alta marea. Ho scoperto che di notte è possibile vedere i pinguini alla baia di St Kilda, dove abbiamo mangiato il primo giorno australiano. Un particolarità che noto durante il viaggio sono tutte le case rialzate dal giardino interno che li costeggia, l’umidità richiede rimedi e i costruttori australiani intelligentemente a suo tempo li posero, tutto questo paesaggio ci accompagna sino a Rosbund, piccola città che costeggia l’Oceano.

All’ingresso delle terme ci siamo immersi in tutte le piscine, tranne in quella con acqua fredda, poiché la temperatura si aggirava intorno ai 15 gradi e piovigginava. Abbiamo conosciuto due tre personaggi locali, tra cui una donna serba che appena sono entrato mi ha subito detto che ero Italiano, perché gridavo ed ero sempre felice e una donna che doveva convincermi ad andare a fare surfing a Byron Bay anziché a Surfing Paradise. Gli ho spiegato che andava la prossima settimana e ci ha detto venitemi a trovare. Un personaggio a metà la signora Coriandoli e la nonna di Pierino. Abbiamo provato tutte le piscine e nel silenzio assoluto della collina ci siamo gustati il rumore della natura e il cinguettio degli uccelli e a fine seduta avevo troppo sonno e mi ero rilassato troppo, rischiavo di collassare. Per evitare ciò al ritorno siamo passati da una zia di Alessia che ci ha offerto salsicce e patatine.

Ovviamente da buon italiani gli abbiamo svuotato tutto ed educatamente gli abbiamo richiesto il bis, pena il sequestro preventivo di tutti i frigoriferi della Contea . A fami era ca pala ( La fame era tantissima). Dopo aver discusso animatamente per conoscere la differenza di accento tra gay e guy, dopo grandi mala figure mie, mannaggia a me che parlo sempre anche sapendo poco, Alessia ci ha spiegato il tutto e non ho capito la differenza di accento. Doesn’t Matter.
Doesn’t Matter è sicuramente la parola di oggi, per mille motivi troppo lunghi da spiegare alla popolazione del web.
Siamo arrivati a Moonee Ponds nella reggia della zia di Stefania e dopo esserci cambiati siamo partiti direzione Crown Hotel, ovvero l’hotel del Casino al centro di Melbourne. I cugini di stefania, Sam e Joe ci hanno regalato una suite al 23 piano con veduta panoramica, oltre cena e ingresso al prive, dove abbiamo bevuto come le scimmie. Allora questo pezzo di serata non posso raccontarlo bene, per il semplice motivo che non è facile spiegare quanto abbiamo riso e quanto ci siamo divertiti. Sam e Joe sono due personaggi simpaticissimi stile Quei Bravi Ragazzi o C’era una volta in America. Abbiamo riso tutta la sera ed abbiamo cenato con vista sul fiume e grattacieli. Non oso pensare la cifra enorme che hanno pagato a fine serata e l’imbarazzo per me è stato tantissimo.
A fine serata siamo entrati al prive dove la puntata minima partita da 10.000 dollari fino a 500000 mila. Io ovviamente non potevo che guardare e ci siamo presi un tavolo dove abbiamo riso e scherzato, tra barzellette in inglese e fatti di storia vissuti. Un’amica di Joe veniva dalla Malesya e gli abbiamo spiegato che era obbligatorio per quella sera l’uso incondizionato del dialetto ferlese altrimenti tutti noi non ci potevamo capire bene. A fine serata sono andato a buttare una 70 di dollari alla roulette fuori dal prive e poi mi sono andato a tuffare nell’idro del 23 piano con tv incorporata.
Mi sono svegliato in totale relax e sono andato a fare breakfast. Tutti i tipi di colazione e ovviamente io ne ho fatto due, quella italiana per non dimenticare, e quella inglese per attualizzarmi. Sono in fase di decidere quale sarà quella del futuro. Ho passato una bella serata con i ragazzi e spero di rivederli prima di sabato, quando oserò allontanarmi di ben 4.30 ore dal confine del mondo. La New Zeland.
Alle undici abbiamo fatto Check-Out e poco dopo è venuta la cugina di Stefania a prenderci.
Abbiamo pranzato con i miei zii in un ristorante a Heidelberg, un bel quartiere che ieri avevo visto ed oggi volevo visitare. Mio zio mi ha fatto vedere la casa dove viveva mio nonno in Australia.  Dopo un giro in uno shopping center ovvero un cazzo di centro commerciale per la felicità delle donne siamo rientrati e sono pronto per le 18.30 quando la Limousine mi verrà a prendere per andare a cenare in centro e per un giro panoramico della City.
Non vi devo dire più niente.

Nessun commento:

Posta un commento