Gold Coast 18 sept 2013 ore 22:00. Il pezzo di oggi è “The
late John Garfield blues” di John Prine ascoltato nel lungo mare di Surfers
Paradise, “Everything has Changed” di
Taylor Swift mentre facevamo colazione al Surf Club, “I’m a Believer”
dei Smash Mouth ascoltata in macchina con Daniel e “Wake Me Up!” di Avicii
ascoltata tra i negozi del centro di S. Paradise.
Alle cinque è suonata la sveglia poiché abbiamo dimenticato
di fare l’unica cosa che andava fatta, cambiare l’orario del fuso. Dopo le
dovute bestemmie mattutine per esserci accorti che era presto abbiamo riposto
tutte le nostre speranze in un cuscino e alle sette e mezza eravamo pronti per
uscire. Daniel e mia zia erano pronti cosi dopo mezz’oretta siamo partiti alla
volta del Kurrawa Surf Club di BroadBeach. Posto straordinario e vista sull’oceano
da sogno. Il gold coast è veramente particolare, ovunque hai la visione
necessaria del mare e il tutto è dominato da un senso di pace e relax a me
sconosciuto. Avete presente Milano, ecco tutto l’inverso. Esci dai locali e ti
trovi la gente che con la tavola da surf e scalzi, siamo alla fine dell’inverno/inizio
primavera, va a mare. Mio cugino mi racconta di suoi colleghi che regolarmente
da 40 anni alle sei vanno a fare surf e alle otto vengono a lavorare. Qui fa
alba presto, troppo presto, in estate alle 4.30 e stamani, che in estate non
siamo, alle sette il sole era al centro del cielo, stile mezzogiorno in
Sicilia. Ho detto in Sicilia, poiché a Milano il sole è ospite non gradito, non
si sa mai si abbronzano.
La colazione è stata offerta dal nonno di Daniel che è un
giovanotto di 95 anni simpaticissimo e con la battuta sempre pronta. Per strada ho scoperto che esiste una radio
molto famosa qui, che si chiama Radio Hot Tomato ed è sintonizzata su 102.90.
Immaginatevi se in Italia fanno una radio chiamata pomodoro caldo o zucchina
gelata. Dopo una big colazione da far gridare il mio irritabile colon abbiamo
bevuto un espresso e Stefania con la sua perfetta pronuncia inglese ha chiesto
alla cassa tre caffè espressi. Ora, già
la differenza di pronuncia tra il Three e la Free è difficile per chi l’inglese
lo parla abitualmente immaginate per chi lo parla poco come noi, quindi quella
si è sentita pronunciare una richiesta di 3 caffè gratis senza capirne il
motivo. Meno male che Danio ridendo ha risolto la situazione altrimenti
rischiavamo una condanna per estorsione ai danni del Surf Club di BroadBeach.
Già immagino la prima pagina del giornale con la foto di Stefania e i tre caffè
gratis.
Dopo la colazione abbiamo fatto una mitica passeggiata di 4
km sull’enorme spiaggia e abbiamo raggiunto Surfing paradise bagnati dalla
gelida acqua oceanica. Siamo tornati verso le dodici a casa ed io ho pranzato
solo con un cappuccino (almeno cosi devo scrivere) Stefania una leggera
insalata.
Dopo qualche ora di relax ed avere prenotato hotel e tour
per Freaser Island, domani presto partiamo per Noosa, abbiamo gustato un altro caffè e da Danio mi sono fatto accompagnare ad onorare una promessa per lasciare un
pezzo di me ad una persona che avrei
voluto trovare ma il destino non ha permesso. In questi anni ho pensato
tanto a Lui, poiché tantissime persone mi hanno sempre rapportato a mio zio. Mi
avrebbe fatto un’enorme piacere riabbracciarlo ma non è stato più possibile. I
particolari di questo momento preferisco tenerli per me.
Alle quattro siamo arrivati a Surfing Paradise e abbiamo
fatto un giro della città. E’ una bellissima città, dove penso sia molto
semplice vivere, negozi e locali adornano le strade del centro e il rumore del
mare è costante, il centro è pieno di persone e il favoloso clima subtropicale
permette alle gelaterie di essere piene in ogni mese dell’anno. Il cielo rosso
del tramonto australiano mi ha impressionato. Di giorno pochissime nuvole e il
traffico è veramente inesistente, se non stai attento rischi di morire di
vecchiaia in attesa di una macchina che passa. Ovviamente esagero, ma rispetto
al nostro livello di traffico qui c’è una pace mitica.
A Stefania è piaciuto moltissimo il Gold Coast ma mi ha pure
detto, ed ha ragione, che io sono troppo incostante e dopo sei mesi vorrei
trasferirmi in un altro posto della terra. Stefania preferirebbe Melbourne, io
preferirei girare tutta la vita, ma ho questi cazzo di trent’anni e forse
dovrei pensare anche ad altro e finirla di giocare sempre. Nel momento in cui ho fatto questo
ragionamento da persona troppo matura e seria Stefania se ne è venuta con la
storia che dobbiamo girare, casomai ci trasferiamo per un’esperienza ect ect…. Ecco
finiu ca io faccio il serio e Stefania che è stata sempre più razionale ora
pensa all’Australia. Chi sapemu comu finisci……..Vedremo ancora mancano 12
giorni e in tutto questo tempo possono fiorire idee…..
Oggi abbiamo riso parecchio ed è stata una bella giornata. Questa
che segue ho promesso di non raccontarla, quindi ve la devo dire per forza. Mentre
Danio faceva una foto a me e Stefania mi ha chiamato dicendo in Siciliano “ Minkia
mi ha pisciato ucieddu”. Allora, le risate che abbiamo fatto con Stefania al
sentir pronunciare questa frase in siciliano sono inspiegabili, sono quelle
risate che oltre a farti piangere ti addolorano i fianchi. Praticamente un simpatico uccellino bianco
mentre scattava la foto gli ha urinato nel braccio e lui l’ha preso troppo male.
Non si può capire. Mio cugino è nato e vissuto in Australia e sei mesi fa è
venuto in Italia per un’esperienza. Dopo aver vissuto a Milano e un mese in
sicilia parla il siciliano meglio di me e non si può capire quanto posso
divertirmi con lui. Lo voglio bene come un fratello e quando dice “me ne fotto”
mi fa ridere troppo..
Comunque dopo la mitica risata abbiamo beccato un’escursione
per vedere le balene che partiva da Surfing Paradise a prezzi popolari, ovvero
40 dollari anziché i 110 normali. Poi abbiamo scoperto che la potevi fare solo
se ti vedevi una dimostrazione di un’azienda commerciale. Avete presente quelle
aziende che in Italia ti portano a vedere Padre Pio e per poco non ti ci fanno
anche parlare a 15 euro con 7 pranzi inclusi? Poi alla fine però devo comprarti
un set di pendole a 12 milioni di euro trasporto escluso e se non lo fai ti
fanno le chiamate anonime di notte. Perfetto, era la compagnia inglese di Padre
Pio solo che questa ti portava a vedere la Balena. Alla fine vaffanculo ai 60
dollari e alle condizioni a cui dovevamo sottostare, l’escursione me la faccio
normale e senza problemi di sorta.
Il gold coast è un bellissimo posto, ascoltatemi, se potete
veniteci.
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