Melborne 08 sept 2013 ore 10.50 La canzone di oggi è "Don't Think twice It's all right" di Bob Dylan
Ieri è stata una giornata speciale e molto intensa. Ho visto
Melbourne, il centro della città e me ne sono innamorato. Melbourne mi ha
sorpreso tanto, me l’aspettavo molto diversa, fredda e conservatrice, invece ho
trovato una città favolosa, un mix tra il vecchio stile vittoriano di Londra e
i grattacieli moderni, i vicoli pieni di vita tipici dell’Europa e il lungo
fiume di Dublino, è’ veramente una bella città.
Qui si vive bene, pur essendo una grande metropoli non ha i
ritmi forsennati delle città europee e americane, ha il traffico di una piccola
città italiana e l’estensione di Roma. La gente cammina, non corre, la vita è
molto cara soprattutto per i nostri standard. Ieri ho visto che una pizza media
costa 25 dollari (circa 22 euro) e un caffè 4 dollari. Mangiare fuori costa veramente
tanto ma i ristoranti pullulano di gente. Visitandola capisci perché tanta
gente ha deciso di emigrare in questa terra ai confini del mondo, qui regna un
status di pace perenne. Certo chi ci vive magari avrà gli stessi problemi di
noi europei ma vi assicuro che una passeggiata in centro vi rilassa.
Ci siamo svegliati alle nove non dopo essere stati chiamati
da mia zia, eravamo veramente stanchi, e ci siamo preparati in attesa delle
nostre guide ufficiali, Miss Tina e Mister Paul. Tina e Paul sono due persone
straordinarie ed oltre ad essere due buoni cugini sono pure due ragazzi solari
e molto socievoli. Gli è stato affidato il compito di crescere due giovani
gioielli, i loro figli, che sono di una bellezza sconcertante.
Siamo partiti da casa intorno alle 11 e alle dodici abbiamo
parcheggiato a St Kilda beach. Nel corso del viaggio cittadino siamo passati da
Carlton, il quartiere italiano di Melbourne, anche se mia zia mi ha detto che
di italiano oramai è restato solo il nome dei locali. Tutta la strada centrale
del quartiere Lygon Street è piena di pub e bar penso sia un quartiere in cui
devo tornare.
Dopo siamo passati in centro con la macchina e dopo qualche
km siamo arrivati a St Kilda.
Appena scesi ho subito notato il freddo a cui non ero
abituato da 4/5 mesi, più che primavera qui sembra inverno. Il vento della baia
sicuramente non aiutava la situazione. St Kilda è un bellissimo posto, accanto
alla spiaggia, piena di gabbiani, c’è una stradina con tanti cafè e ristoranti.
Abbiamo pranzato in un locale di questi e ci siamo goduti una buona pizza in
vista alla baia. Il mare è molto diverso dal nostro, ovviamente molto più mosso
e pur essendo una baia chiusa la portata delle onde mi ha fatto capire che l’oceano
mi sorprenderà. Paul mi ha detto che vorrebbe esserci quando vedrò l’oceano in
Gold Coast.
Il Gold Coast è la patria del surf e l’oceano arriva
semplicemente dall’America Latina. Devo
fare una lezione di surf con mio cugino e questa cosa mi rende particolarmente
gasato. Mio zio ieri sera mi diceva che c’è un punto a Melbourne in cui l’oceano
ad intervalli regolari si ritira fino a 1 km per poi tornare con tutta la sua
maestosità. Ovviamente voglio andarci. L’oceano è una delle cose che mi ha
sempre affascinato di più, è la cosa più grande che c’è al mondo, è mostruoso a
dispetto del nome Pacifico.
Dopo St Kilda beach siamo andati in centro e abbiamo
visitato i vicoli e i palazzi vittoriani che contraddistinguono Melbourne. La
stazione è bellissima e tutta gialla e rossa, il lungo fiume è il pezzo forte
della città, taglia il centro e lo adorna. Abbiamo bevuto un espresso in uno
dei vicoli del centro e siamo andati ad incontrare gli altri cugini non prima
di aver assaggiato una buona cioccolata in un negozietto consigliato da Paul.
Abbiamo raggiunto Eureka Tower insieme a Connie, Nuccio ed
Eliana e Tina. Paul e le bambine sono tornate a casa. Siamo saliti all’88 piano e il panorama è
veramente mozzafiato. Si vedono i tre stadi di Melbourne, quello di Soccer,
quello di Football australiano e quello di Tennis degli Open Australia. Si vede
il circuito del Gp di Melbourne intorno al lago, tutto il fiume Yarra, nome che
deriva dalla cultura aborigena e letteralmente significa acqua sporca, e la
bellissima baia, si vedono i vicini grattacieli che sembrano casette da lassù,
le ville e i battelli. Insieme a Nuccio siamo saliti su una stanza che sporgeva
dall’88 piano, The Edge e dopo un po’ i vetri sotto i pieni diventavano chiari
e ti sentivi letteralmente sul vuoto. Alla fine mi hanno dato un bracciale
ricordo con “I survived The Edge” e una foto dell’impresa.
Scendendo siamo andati a prendere un caffè nel bar del
Casinò ed abbiamo atteso i miei zii ed altri Nadia e Joe per andare al cenare.
Lungo la strada abbiamo visto il Korean Festival e fatto una
passeggiata vicino al fiume, è stato bello vedere Melbourne al tramonto. Tutte
le strade del centro erano affollate e piene di vita, i negozi aperti e i
grattacieli illuminati. Abbiamo cenato e siamo tornato a casa stremati dopo una
giornata molto piacevole.
Nessun commento:
Posta un commento