domenica 29 settembre 2013

The end



Volo Sydney- Hong Kong ore 14.25 a HK, ore 16.25 Sydney, penso che in un altro paio di orette sarò fuori dall’Australia e mi avvierò verso l’Asia, in ogni caso arrivo in Cina tra circa otto ore. I pezzi di oggi sono troppi e ve ne elencherò una piccola parte durante questo post di fine viaggio.


Prima di scrivere questo post ci ho pensato tanto, da quanto sono partito ho pensato di aprire il pc ma per un motivo o per l’altro non l’ho fatto. Non è facile ho addosso un mix di emozioni e che spesso non riescono a farmi esprimere a dovere. A tratti guardo le foto e alterno momenti di risata e altri di sconforto. E’ stata un’esperienza superlativa e dopo due anni e mezzo terribili ne avevamo tanto tanto bisogno, non rimpiango niente credetemi, ho fatto tutto quello che volevo fare e che mi ero prefissato di fare. E’ stato un viaggio esaltante e ha tracciato un profondo solco nell’anima anche a noi che ci sentiamo viaggiatori. Ci sono esperienze che ti segnano dentro e questa si è incisa dentro me, da oggi niente sarà più come prima, tutto sarà diviso da a.v. (b.t.) e d.v. (a.t.), ovvero avanti  viaggio e dopo il viaggio, un po’ come i cristiani dividono il calendario prima e dopo cristo.
Penso seriamente ad un periodo di sei  mesi australiano ma Stefania momentaneamente non vuole, inutile dirvi che ha ragione, in Europa dobbiamo recuperare il periodo che il destino ci ha rubato e progettare ovviamente la nostra vita, la mia è solo la solita pensata passeggera che durerà un buon mese. Se tra un mese e un giorno dovessi ancora pensare all’Australia la cosa diventa grave. Stefania mi ha elencato tutte le città dove gli ho proposto di trasferirmi solo negli ultimi 4 anni e mi ha fatto ridere facendomi passare la depressione post partenza, abbiamo toccato quota 25, effettivamente sono molto incostante. Ma qui qualcosa è successo, sento che non è la stessa nostalgia delle altre volte. Ve lo giuro mi sento innamorato di questa terra……Vedremo.
Questo pezzo lo chiamerò The End, perché è la fine di questa avventura unica e ben riuscita, ma potevo chiamarlo semplicemente Arrivederci, perché prima o poi io torno in Australia e conoscendo il soggetto più prima che poi, perché l’ho promesso e le promesse sono le uniche cose che mantengo.  Mentre scrivo sto ascoltando “Moon River” di Sinatra e non posso nascondervi che mi scappano le lacrime e mi fanno pensare al sms che oggi mi ha scritto mio zio Paolo, mi ha fatto emozionare tantissimo e non sono nemmeno riuscito a parlargli al telefono, perché la cose che ti toccano sono sempre quelle più lontane e meno raggiungibili. Mi spiace lasciarli, tutti, non potete immaginare quanto. Qualcuno mi ha scritto “Io ti capisco” e lo so che mi capisci, ero io a non capirti, ora lo so.
Da questa vacanza ho imparato che niente è scontato, tutto è mutabile e che è importante dialogare sempre, confrontarsi con chi la pensa diversamente e visitare posti che pensi poco interessanti. Qui ci sta “All around the world” degli Oasis perché Con “Moon River” mi tocca piangere tutto il viaggio ed ora devo raccontarvi troppe cose belle. La mia teoria del “me ne fotto di tutte cose” in Australia non ha funzionato, non me ne sono fottuto di niente, anzi.
Iniziamo…………………….. allora buona parte dei miei amici conosce Daniel, mio cugino l’australiano che in questi sei mesi è uscito con noi. Perfetto, con la sua squisita famiglia, che poi sarebbe anche un pezzo della mia, sta in un posto che solo Dio sa quanto è bello, un mix tra paradiso nella pubblicità della Lavazza e i canali veneziani. La gente esce con la tavola di surf e i colleghi di mio cugino prima di andare a lavoro vanno a surfare nell’Oceano. Ci sono posti con visuali da suicidio e punti per meditare da uscire pazzi. L’alba sull’oceano e il tramonto sulle montagne non ve lo racconto perché occorrerebbe un altro blog. Salendo dal Gold Coast si arriva a SunShine Coast e un centinaio di km ancora e sei a Fraser Island, l’esperienza più pazzesca della mia vita. Immaginatevi un posto grande quanto la Liguria completamente allo stato brado, dune di sabbia, foreste naturali e l’oceano intorno a tutto ciò, non una strada, non un casa, non un lido. Troverete solo sabbia e 4x4 ben attrezzati per fare la traversata, gente che pesca a riva seduta nell’alta marea e ragazzi accampati. Questa isola merita un posto particolare nel mio cuore, non la dimenticherò mai. Il Queensland è un posto che si sveglia con “Song 2” dei Blur e va a letto con “Dancing Queen” degli Abba, occorre necessariamente tornarci. Ci sono le balene e gli squali, le meduse e quei cazzo di koala che dormono sempre, c’è Brisbane che è un’ottima città e c’è Surfers Paradise, ci sono le spiagge più belle d’Australia e le ville più pazzesche al mondo, ci sono le notti con Layla di Eric Clapton a guardare il cielo folle di questo maledetto Sud del mondo e c’è ”Hey Joe” di Jimi Hendrix.
Sydney è una città fantastica, piena di vita e locali notturni, piena di gente di tutti i tipi e ricalca perfettamente la nostra Londra. Ci sono zone completamente vittoriane e zone che richiamano la prima colonizzazione come “The Rocks”, la baia è da mille e una notte e la quantità di italiani è enorme. La città preferita di Stefania. La vista sul battello al ritorno da Manly non lo dimenticherò facilmente. Il posto in cui si deve obbligatoriamente andare anche a piedi è Bondi Beach. La canzone di Sydney è “Smooth Criminal” di Michael Jackson.
Melbourne ha un imponente centro con stradine nascoste piene di locali e con monumenti importanti, come il Parlamento, il Monumento ai Caduti, la stazione in centro, i grattacieli, il lungo Yarra, Ballarat e la zona di Peninsula. Cape Schanck merita una menzione particolare, un insieme di emozioni uniche. A Melbourne mi viene in mente la Limousine e Il Casinò, la notte al 35 piano dell’hotel e la cena al Sufitel ,il panorama di tutta la città e st Kilda Bay, la bella vita e la famiglia. Le canzoni di Melbourne sono “Don’t Think twice It’s all right” di Bob Dylan e “Always” di Bon Jovi, quest’ultima in onore ad Eliana. Le parole di Melbourne sono “Doesn’t Matter” e “Swanton Street”
Della Nuova Zelanda non dimenticherò mai che esiste un posto dove le acque termali bollono a cento gradi in maniera naturale e i vulcani ti danno segno di vita continuo, si chiama Wai-O Tapu e si trova a Rotarua a circa 4 ore di macchina da Auckland. Nella capitale del Nord è nata la barca a vela ed abbiamo visto i Maori esibirsi per i turisti svendendo la loro dignità, il favoloso tramonto dalla Sky Tower e le risate in giro per la città tra Lina di Shangai e Danilo di Brescia, i paesaggi incredibile della campagne e la quantità di pecore più alta al mondo. La canzone della NZ è “I just want to make love to you” di Etta James.
Intanto sono passate altre due ore( scrivo a tratti) e siamo sopra Darwin, ovvero stiamo lasciando ora l’Australia, la visuale è fantastica, peccato che tutto l’aereo dorme e uno vicino a me è incredibilmente buffo, si è comprato quell’aggeggio per appoggiare il collo, solo che l’ha messo all’incontrario e quindi gli fa più peso che altro. Non posso e non devo pensare che mi aspettano oltre 20 ore di volo. Il pezzo per questo momento di depressione è “Stairway to Heaven” dei Led Zeppelin……..soprattutto il pezzo finale con l’assolo bestiale.
Di Hong Kong mi resteranno i 1200 grattacieli, l’umidità, i cinesi che mi hanno accompagnato fino all’hotel solo per parlare un po’ e quello che non mi ha risposto proprio, Soho, la baia, Lantau, Il grande Budda, la signora che nel bus ha parlato un dialetto piacevolmente sonoro, le luci di notte, l’hotel da sogno e i venditori di Rolex, l’Hk park e la pioggia continua. Il pezzo di HK non può che essere che “Secret Garden” di Bruce.
La colonna sonora del viaggio è stata “What can I do for you?” di Bob Dylan……….
Mancano “solo” 21 ore e già mi sono informato per il paracadute perché non posso farcela e vedo anche Stefania molto molto stanca, poco fa gli ho detto che quanto mancava e per poco non mi uccideva, incazzandosi di brutto, non voleva saperlo, ha già visto tre film ed uno perfino in lingua cinese con i sottotitoli giapponesi ed ha pure riso, ecco inizia la fase “fatimi scinniri subito”.
Per dovere di cronaca:
-Torno in Italia 8 kg in più , vuol dire che il cibo era buono e non si poteva rifiutare,
 -Abbiamo scattato tra cellulari e macchina fotografica 2400 foto,
-Abbiamo fatto due ore di filmino di varie cose,
- Abbiamo fatto tra entrata e uscita 13 Check-in e Check-out,
-Abbiamo attraversato 4 dogane, quella più severa Coolangata, Gold Coast,
- Abbiamo percorso qualcosa come 48.000 km in volo,
-Abbiamo cambiato 9 aerei e visto 8 aeroporti diversi,
-Abbiamo volato per un totale di 53 ore,
-Abbiamo conosciuto decine di persone che non conoscevamo, parlato con centinaia di abitanti dell’Est del mondo e conosciuto culture diverse,
- Abbiamo toccato 2 continenti e 5 Stati diversi,
-Siamo stati nel punto più lontano dall’Italia e più a Est…La Nuova Zelanda,
-Abbiamo visitato due tra le torri più alte del mondo, Lo Sky Tower di Auckland e il Q1 di Surfers Paradise,
-Abbiamo visto le balene in migrazione e i canguri e le iguana litigare
Volevo ringraziare per l’ultima volta i 3500 esauriti che con pazienza e molta volontà hanno letto questo blog fatto in maniera artigianale e per niente originale. L’unica cosa che vi assicuro che l’ho fatto con amore e ogni sera anche quando ero distrutto mi sono impegnato per scriverlo e condividere questa esperienza con voi. Mi scuso con tutti per gli errori  e i nomi sbagliati dei posti, l’ho sempre scritto di notte e stanco. Ai miei amici più stretti preannuncio che a fine settimana faremo la solita mega cena stavolta con foto, video e racconti inediti, ai colleghi di lavoro comunico che purtroppo devo rientrare obbligatoriamente, a quelli del fantacalcio di prepararsi al mio rientro niente sarà come prima, agli indiani del duomo che lanciano quelle frecce colorate annuncio che ritorno e che domani comprerò una cazzo di freccia per lanciarla in aria  in onore di questa terra lontana (qui ci sta “For Once in My Life” ), ai baristi di Milano di non disperare sono tornato, ai vicini annuncio che incominciano nuovamente il rumore e le cene, ai miei genitori e familiari che ci vedremo presto e che devono tornare in Australia perché ne vale sempre la pena, a Rosalinda di farsi sta cazzo di esperienza e non rompere le palle con l’Italia, a Stefania prometto che non la torturerò per trasferirmi e che voglio iniziare da subito una vita felice e senza stress perché lo merita tantissimo., perché quando mi arrabbio per cazzate e la tratto male mi spiace tantissimo, perché gli voglio un bene dell’anima che non so spiegare, forse proprio perché non si può spiegare, che è sempre il primo e l’ultimo pensiero della giornata e sempre sarà.
Infine questo Blog lo dedico a Nuccio Raudino, che non era solo mio suocero, ma un mio grande amico. Mi avrebbe telefonato fino in Australia per sapere come stavo e mi avrebbe detto di non fare sempre minkiate, perché se in una cosa ci assomigliavamo erano le cazzate, entrambi molto molto distratti. Lo dedico a lui perché quando sono sceso a vederlo l’ultima volta mi ha sorriso nonostante le sue disperate condizioni e i suoi ultimi giorni, consapevoli entrambi che era l’ultimo sorriso, glielo dedico perché mi manca tanto anche se non l’ho mai detto, lo dedico a lui perché sarebbe stato felice di vedere Stefania vicino a me e me vicino a Stefania e perché prima di morire mi ha detto di pensarci io. Non posso e non voglio dimenticare tutte le cose che ha fatto per me e per noi e quindi penso che l’esperienza più pazzesca della mia vita vada dedicata a lui.
Vi voglio a tutti un mondo di bene, non so se ogni tanto continuerò a scrivere in questo pazzo spazio sul web, casomai ve lo farò sapere tramite fb o twitter, in caso contrario ne parleremo al telefono, per strada, con Whats App e con qualunque altro mezzo, perché la cosa importante è discuterne il resto è tutta noia.
See you soon.

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