Volo Sydney- Hong Kong ore 14.25 a HK, ore 16.25 Sydney,
penso che in un altro paio di orette sarò fuori dall’Australia e mi avvierò
verso l’Asia, in ogni caso arrivo in Cina tra circa otto ore. I pezzi di oggi
sono troppi e ve ne elencherò una piccola parte durante questo post di fine
viaggio.
Prima di scrivere questo post ci ho pensato tanto, da quanto
sono partito ho pensato di aprire il pc ma per un motivo o per l’altro non l’ho
fatto. Non è facile ho addosso un mix di emozioni e che spesso non riescono a
farmi esprimere a dovere. A tratti guardo le foto e alterno momenti di risata e
altri di sconforto. E’ stata un’esperienza superlativa e dopo due anni e mezzo
terribili ne avevamo tanto tanto bisogno, non rimpiango niente credetemi, ho
fatto tutto quello che volevo fare e che mi ero prefissato di fare. E’ stato un
viaggio esaltante e ha tracciato un profondo solco nell’anima anche a noi che
ci sentiamo viaggiatori. Ci sono esperienze che ti segnano dentro e questa si è
incisa dentro me, da oggi niente sarà più come prima, tutto sarà diviso da a.v.
(b.t.) e d.v. (a.t.), ovvero avanti viaggio e dopo il viaggio, un po’ come i
cristiani dividono il calendario prima e dopo cristo.
Penso seriamente ad un periodo di sei mesi australiano ma Stefania momentaneamente
non vuole, inutile dirvi che ha ragione, in Europa dobbiamo recuperare il
periodo che il destino ci ha rubato e progettare ovviamente la nostra vita, la
mia è solo la solita pensata passeggera che durerà un buon mese. Se tra un mese
e un giorno dovessi ancora pensare all’Australia la cosa diventa grave.
Stefania mi ha elencato tutte le città dove gli ho proposto di trasferirmi solo
negli ultimi 4 anni e mi ha fatto ridere facendomi passare la depressione post
partenza, abbiamo toccato quota 25, effettivamente sono molto incostante. Ma
qui qualcosa è successo, sento che non è la stessa nostalgia delle altre volte.
Ve lo giuro mi sento innamorato di questa terra……Vedremo.
Questo pezzo lo chiamerò The End, perché è la fine di questa
avventura unica e ben riuscita, ma potevo chiamarlo semplicemente Arrivederci,
perché prima o poi io torno in Australia e conoscendo il soggetto più prima che
poi, perché l’ho promesso e le promesse sono le uniche cose che mantengo. Mentre scrivo sto ascoltando “Moon River” di
Sinatra e non posso nascondervi che mi scappano le lacrime e mi fanno pensare
al sms che oggi mi ha scritto mio zio Paolo, mi ha fatto emozionare tantissimo
e non sono nemmeno riuscito a parlargli al telefono, perché la cose che ti
toccano sono sempre quelle più lontane e meno raggiungibili. Mi spiace
lasciarli, tutti, non potete immaginare quanto. Qualcuno mi ha scritto “Io ti
capisco” e lo so che mi capisci, ero io a non capirti, ora lo so.
Da questa vacanza ho imparato che niente è scontato, tutto è
mutabile e che è importante dialogare sempre, confrontarsi con chi la pensa
diversamente e visitare posti che pensi poco interessanti. Qui ci sta “All
around the world” degli Oasis perché Con “Moon River” mi tocca piangere tutto
il viaggio ed ora devo raccontarvi troppe cose belle. La mia teoria del “me ne
fotto di tutte cose” in Australia non ha funzionato, non me ne sono fottuto di
niente, anzi.
Iniziamo…………………….. allora buona parte dei miei amici conosce
Daniel, mio cugino l’australiano che in questi sei mesi è uscito con noi.
Perfetto, con la sua squisita famiglia, che poi sarebbe anche un pezzo della
mia, sta in un posto che solo Dio sa quanto è bello, un mix tra paradiso nella
pubblicità della Lavazza e i canali veneziani. La gente esce con la tavola di
surf e i colleghi di mio cugino prima di andare a lavoro vanno a surfare
nell’Oceano. Ci sono posti con visuali da suicidio e punti per meditare da
uscire pazzi. L’alba sull’oceano e il tramonto sulle montagne non ve lo
racconto perché occorrerebbe un altro blog. Salendo dal Gold Coast si arriva a
SunShine Coast e un centinaio di km ancora e sei a Fraser Island, l’esperienza
più pazzesca della mia vita. Immaginatevi un posto grande quanto la Liguria
completamente allo stato brado, dune di sabbia, foreste naturali e l’oceano
intorno a tutto ciò, non una strada, non un casa, non un lido. Troverete solo
sabbia e 4x4 ben attrezzati per fare la traversata, gente che pesca a riva
seduta nell’alta marea e ragazzi accampati. Questa isola merita un posto
particolare nel mio cuore, non la dimenticherò mai. Il Queensland è un posto
che si sveglia con “Song 2” dei Blur e va a letto con “Dancing Queen” degli
Abba, occorre necessariamente tornarci. Ci sono le balene e gli squali, le
meduse e quei cazzo di koala che dormono sempre, c’è Brisbane che è un’ottima
città e c’è Surfers Paradise, ci sono le spiagge più belle d’Australia e le
ville più pazzesche al mondo, ci sono le notti con Layla di Eric Clapton a guardare
il cielo folle di questo maledetto Sud del mondo e c’è ”Hey Joe” di Jimi
Hendrix.
Sydney è una città fantastica, piena di vita e locali
notturni, piena di gente di tutti i tipi e ricalca perfettamente la nostra
Londra. Ci sono zone completamente vittoriane e zone che richiamano la prima
colonizzazione come “The Rocks”, la baia è da mille e una notte e la quantità
di italiani è enorme. La città preferita di Stefania. La vista sul battello al
ritorno da Manly non lo dimenticherò facilmente. Il posto in cui si deve
obbligatoriamente andare anche a piedi è Bondi Beach. La canzone di Sydney è
“Smooth Criminal” di Michael Jackson.
Melbourne ha un imponente centro con stradine nascoste piene
di locali e con monumenti importanti, come il Parlamento, il Monumento ai
Caduti, la stazione in centro, i grattacieli, il lungo Yarra, Ballarat e la
zona di Peninsula. Cape Schanck merita una menzione particolare, un insieme di
emozioni uniche. A Melbourne mi viene in mente la Limousine e Il Casinò, la
notte al 35 piano dell’hotel e la cena al Sufitel ,il panorama di tutta la
città e st Kilda Bay, la bella vita e la famiglia. Le canzoni di Melbourne sono
“Don’t Think twice It’s all right” di Bob Dylan e “Always” di Bon Jovi,
quest’ultima in onore ad Eliana. Le parole di Melbourne sono “Doesn’t Matter” e
“Swanton Street”
Della Nuova Zelanda non dimenticherò mai che esiste un posto
dove le acque termali bollono a cento gradi in maniera naturale e i vulcani ti
danno segno di vita continuo, si chiama Wai-O Tapu e si trova a Rotarua a circa
4 ore di macchina da Auckland. Nella capitale del Nord è nata la barca a vela
ed abbiamo visto i Maori esibirsi per i turisti svendendo la loro dignità, il
favoloso tramonto dalla Sky Tower e le risate in giro per la città tra Lina di
Shangai e Danilo di Brescia, i paesaggi incredibile della campagne e la
quantità di pecore più alta al mondo. La canzone della NZ è “I just want to
make love to you” di Etta James.
Intanto sono passate altre due ore( scrivo a tratti) e siamo
sopra Darwin, ovvero stiamo lasciando ora l’Australia, la visuale è fantastica,
peccato che tutto l’aereo dorme e uno vicino a me è incredibilmente buffo, si è
comprato quell’aggeggio per appoggiare il collo, solo che l’ha messo
all’incontrario e quindi gli fa più peso che altro. Non posso e non devo
pensare che mi aspettano oltre 20 ore di volo. Il pezzo per questo momento di
depressione è “Stairway to Heaven” dei Led Zeppelin……..soprattutto il pezzo
finale con l’assolo bestiale.
Di Hong Kong mi resteranno i 1200 grattacieli, l’umidità, i
cinesi che mi hanno accompagnato fino all’hotel solo per parlare un po’ e
quello che non mi ha risposto proprio, Soho, la baia, Lantau, Il grande Budda,
la signora che nel bus ha parlato un dialetto piacevolmente sonoro, le luci di
notte, l’hotel da sogno e i venditori di Rolex, l’Hk park e la pioggia
continua. Il pezzo di HK non può che essere che “Secret Garden” di Bruce.
La colonna sonora del viaggio è stata “What can I do for
you?” di Bob Dylan……….
Mancano “solo” 21 ore e già mi sono informato per il
paracadute perché non posso farcela e vedo anche Stefania molto molto stanca,
poco fa gli ho detto che quanto mancava e per poco non mi uccideva, incazzandosi
di brutto, non voleva saperlo, ha già visto tre film ed uno perfino in lingua
cinese con i sottotitoli giapponesi ed ha pure riso, ecco inizia la fase
“fatimi scinniri subito”.
Per dovere di cronaca:
Per dovere di cronaca:
-Torno in Italia 8 kg in più , vuol dire che il cibo era buono
e non si poteva rifiutare,
-Abbiamo scattato tra
cellulari e macchina fotografica 2400 foto,
-Abbiamo fatto due ore di filmino di varie cose,
- Abbiamo fatto tra entrata e uscita 13 Check-in e
Check-out,
-Abbiamo attraversato 4 dogane, quella più severa
Coolangata, Gold Coast,
- Abbiamo percorso qualcosa come 48.000 km in volo,
-Abbiamo cambiato 9 aerei e visto 8 aeroporti diversi,
-Abbiamo volato per un totale di 53 ore,
-Abbiamo conosciuto decine di persone che non conoscevamo,
parlato con centinaia di abitanti dell’Est del mondo e conosciuto culture
diverse,
- Abbiamo toccato 2 continenti e 5 Stati diversi,
-Siamo stati nel punto più lontano dall’Italia e più a Est…La Nuova Zelanda,
-Abbiamo visitato due tra le torri più alte del mondo, Lo
Sky Tower di Auckland e il Q1 di Surfers Paradise,
-Abbiamo visto le balene in migrazione e i canguri e le
iguana litigare
Volevo ringraziare per l’ultima volta i 3500 esauriti che
con pazienza e molta volontà hanno letto questo blog fatto in maniera
artigianale e per niente originale. L’unica cosa che vi assicuro che l’ho fatto
con amore e ogni sera anche quando ero distrutto mi sono impegnato per
scriverlo e condividere questa esperienza con voi. Mi scuso con tutti per gli
errori e i nomi sbagliati dei posti,
l’ho sempre scritto di notte e stanco. Ai miei amici più stretti preannuncio
che a fine settimana faremo la solita mega cena stavolta con foto, video e
racconti inediti, ai colleghi di lavoro comunico che purtroppo devo rientrare
obbligatoriamente, a quelli del fantacalcio di prepararsi al mio rientro niente
sarà come prima, agli indiani del duomo che lanciano quelle frecce colorate
annuncio che ritorno e che domani comprerò una cazzo di freccia per lanciarla
in aria in onore di questa terra lontana
(qui ci sta “For Once in My Life” ), ai baristi di Milano di non disperare sono
tornato, ai vicini annuncio che incominciano nuovamente il rumore e le cene, ai
miei genitori e familiari che ci vedremo presto e che devono tornare in
Australia perché ne vale sempre la pena, a Rosalinda di farsi sta cazzo di
esperienza e non rompere le palle con l’Italia, a Stefania prometto che non la
torturerò per trasferirmi e che voglio iniziare da subito una vita felice e
senza stress perché lo merita tantissimo., perché quando mi arrabbio per
cazzate e la tratto male mi spiace tantissimo, perché gli voglio un bene
dell’anima che non so spiegare, forse proprio perché non si può spiegare, che è
sempre il primo e l’ultimo pensiero della giornata e sempre sarà.
Infine questo Blog lo dedico a Nuccio Raudino, che non era
solo mio suocero, ma un mio grande amico. Mi avrebbe telefonato fino in Australia
per sapere come stavo e mi avrebbe detto di non fare sempre minkiate, perché se
in una cosa ci assomigliavamo erano le cazzate, entrambi molto molto distratti.
Lo dedico a lui perché quando sono sceso a vederlo l’ultima volta mi ha sorriso
nonostante le sue disperate condizioni e i suoi ultimi giorni, consapevoli
entrambi che era l’ultimo sorriso, glielo dedico perché mi manca tanto anche se
non l’ho mai detto, lo dedico a lui perché sarebbe stato felice di vedere
Stefania vicino a me e me vicino a Stefania e perché prima di morire mi ha
detto di pensarci io. Non posso e non voglio dimenticare tutte le cose che ha
fatto per me e per noi e quindi penso che l’esperienza più pazzesca della mia
vita vada dedicata a lui.
Vi voglio a tutti un mondo di bene, non so se ogni tanto
continuerò a scrivere in questo pazzo spazio sul web, casomai ve lo farò sapere
tramite fb o twitter, in caso contrario ne parleremo al telefono, per strada,
con Whats App e con qualunque altro mezzo, perché la cosa importante è
discuterne il resto è tutta noia.
See you soon.
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