Questa sarà una lunga notte poiché sono appena tornato dal
cinema e non ho un minimo di sonno, sto ascoltando i Procol Harum e "A
Whiter shade of pale" mi fa venire in mente tante altri notti adolescenziali.
Ho trent’anni e tra venti giorni saranno trentuno ma a volte penso di averne
sedici e mi capita uscendo di casa di cercare lo scooter più che la macchina.
La cosa è GRAVE. Ma come corre la vita,
ieri pensavo che dovevo fare gli esami
di maturità ed oggi mi ritrovo con dodici anni in più, ho paura.
Stasera sono di buon umore, perché penso che tutto prima o
poi va per il verso giusto e che forse alcuni problemi occorre crearseli per
attraversarli e diventare più forte. Stasera sono più forte, o almeno credo di
esserlo.
“Che fantastica
storia è la vita” dice il mio amico Gianfranco e ci fa pure le rime rap
facendoci ridere a più non posso.
Cazzo solo qualche mese fa pensavamo di aver davanti a noi
montagne insormontabili e poi tutto piano piano si sistema, la grande route
diventa una stradina facilmente percorribile. Due anni di problemi che
sembravano infiniti, poi l’uragano, ora la quiete dopo la tempesta, quanto
adoro la quiete, stasera adoro anche la
rugiada e anche dopo che piove poiché l’odore dell’erba è diverso e ti
trasmette un senso pieno di pace. Saranno giorni di pace interiore…
Già la mia testa è proiettata in America, non passa giorno
che non ci penso, devo organizzare troppe cose e ancora sono solo eccitato per
il viaggio ma fattivamente non ho concluso niente. Mentre è partita “The Sound of Silence” di
Simon & Garfunkel e la testa viaggia, sono rovinato.
Immagino la gente
danzare sulle note di “What a wonderful a world” con la tromba di
Armstrong a fare da spartiacque tra un
passo e l’altro, non posso più aspettare.
Ora passo e chiudo e
mi rilasso con l’ipod, non ho più voglia di scrivere.