giovedì 26 giugno 2014

Disastro Mondiale



Oggi scrivo di Italia calcistica e del distrastroso mondiale degli azzurri in Brasile. Forse non è il giorno giusto visto che ieri è morto Ciro, il tifoso napoletano accoltellato nella finale di Coppa Italia. Penso che il calcio vada fermato per un lungo periodo, non è possibile morire per una partita di calcio. È necessario fermare le competizioni e ripensare tutto affinché si gettino nuove basi  educative. Il problema è sociale ma è anche economico e mischia un'insieme di fattori che con il mondo del calcio non hanno connessione. Lo dico da tifoso sfegatato, il calcio va fermato.
Parliamo un pò di questo mondiale che per la seconda volta consecutiva ci ha visto fuori ai gironi. Ieri guardavo online le emozioni di Italia'90 e di Usa'94, e vedere Baggio, Baresi, Zenga, Albertini, Massaro, mi ha fatto venire la pelle d'oca.
Ricordo ogni singola partita di quei mondiali,  soprattutto quello americano e ricordo anche il luogo e le persone con cui ho visto la competizione.  C'era uno spirito di nazione incredibile, c'era un calcio diverso e c'era uomini diversi. Il business ha rovinato il calcio e purtroppo oggi è solo un giro  incredibile di soldi senza valori. Quei piccoli valori che ogni calciatore, tifoso portava con sé e che indiscutibilmente erano messi in campo. Vedere Balotelli mi fa tristezza, la sua spocchioneria, la sua incredibile presunzione, il poco     attaccamento alla maglia. Il mondo del calcio deve disfarsi di gente come Balotelli, Cassano e company se vuole cambiare. Inutile fare la sceneggiata del razzismo, nessuno ha mai detto una parola razzista contro Balotelli, solo qualche cretino, ma se pensi di essere campione devi fare la differenza, punto. Altrimenti resti come da sempre sostengo il più sopravvalutato dei calciatori nostrani. Detto questo penso che era inevitabile salutare il mondiale anticipatamente per tanti motivi. Uno tra tutti è quello che non curiamo più i vivai e naturalmente il prodotto dell'Italia di oggi è lo specchio delle nostre qualità,  siamo questi inutile pavoneggiarci o vivere di ricordi. Occorrono altri 15 anni per riportare l'Italia tra le prime del mondo ed occorre prima di tutto la volontà di farlo. Non possiamo più pensare che Buffon, Pirlo e De Rossi possano in qualche modo salvarci le partite.
E' stato un brutto mondiale, ma la cosa più triste è che non abbiamo speranza nel futuro. In  cielo non brilla più l'azzurro Italia.

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