giovedì 12 settembre 2013

Cape Schanck e i Canguri



Melbourne 13 sept 2013 ore 00:30 La canzone del giorno è “Il suono dell’Oceano” della Natura

Oggi ho fatto una delle cose per cui ero venuto in Oriente, vedere il Pacifico. E’ più bello di come te lo aspetti, più grande di come ti raccontano e più emozionante di come lo immagini.
Signori, l’Oceano è una delle più belle cose della natura, è la creazione più grande e meglio riuscita, quella più sconosciuta e affascinante, L’oceano è il posto meno esplorato nel globo, lo conosciamo tanto quanto la Luna, è spaventoso ed attraente. Non posso raccontarlo, sarebbe follia solo immaginare di raccontare l’oceano, che cazzo faccio anche io…..vi immaginate se uno può minimamente pensare di descrivere l’oceano. In primis sarebbe una mancanza di rispetto verso esso stesso e in secondo una atto di estrema superbia da parte mia. Non posso dirvi cos’ho provato posso solo scrivere che è stata un’emozione enorme.
 L’Oceano è sublime e con Tony, un gran signore inglese (inglese di Londra) di 60 anni oggi abbiamo contemplato la grandezza di esso. Tony parla solo inglese ovviamente ed io parlo bene l’italiano e sparo cazzate enormi in inglese, pensate come dovevamo contemplare la più grande delle bellezze. Abbiamo ripetuto due volte ogni frase, una con accento Uk ed una in accento australiano e le parole più incomprensibili le abbiamo interpretate con il linguaggio universale, ovvero quello del corpo.  Le pietre nere che componevano la spiaggia e le alghe bruciate dal sole hanno fatto da cornice a questa favolosa distesa di acqua.

Alle 9.25 mio zio Michele è venuto a prendermi e siamo partiti alla volta di Rosebud dove ha una villetta a mare e la sua barca. Mio zio Michele è un personaggio incredibile, 50 anni onorati di Australia e se ne fotte allegramente di parlare in inglese. La battuta sempre pronta e la malattia per il mare, fa sempre ridere e ogni giorno è venuto a trovarmi a casa del fratello. I suoi ricordi a Ferla si fermano intorno al 1960 e inutile dirgli che non conosco minimamente i suoi coetanei, vuole sapere come stanno tutti, dal primo all’ultimo residente. Io a Ferla ci vado una volta l’anno per una sera se va bene, ma per mio zio tutto ciò è inconcepibile. Mi ha fatto molto piacere conoscerlo, perché in tanti me ne avevano parlato come un personaggio ed effettivamente lo è. Da una settimana mi chiama Pippo, poiché dice che assomiglio al fratello di mia madre, inutile anche a dirgli il nome, oramai in Australia sono Pippo per tutti.
A metà strada abbiamo forato una gomma e dopo averla cambiata siamo ripartiti sulla Freeway e dopo poco siamo arrivati a Rosebud. Siamo passati da Connie e siamo andati a pranzare in villetta.
Appena siamo entrati ho capito il legame di mio zio con la sua terra di origine, nell’orto c’erano tutti prodotti tipici siciliani che lui ha potuto piantare poiché i semi li ha fatto entrare nascondendoli nelle scarpe. La famosa barca chiusa in garage in vista di questa grande stagione estiva alle porte e le numerose avventure sulla pescate di calamari sull’Oceano.


Abbiamo finito di pranzare e ci siamo diretti verso Cape Schanck uno dei posti più incantevoli al mondo. Io ho visto pochissimi posti così pieni di significati profondi, come mi hanno suggerito semplicemente un’esplosione dei sensi. Cape Schanck merita il posto nelle 7 bellezze del mondo, molto più di qualche monumento. E’ il monumento naturale per eccellenza e non capisco come non sia invaso da turisti. Ho provato un carico di emozione che pensavo mi venisse un infarto. Dopo aver parcheggiato ti avvii per circa 500 metri all’interno della salita e come un abbaglio ti trovi davanti l’Oceano Pacifico nel suo splendore. Hai il privilegio di osservarlo da tre visuali diverse, la prima scendendo sulla destra con lo scoglio enorme a proteggere la costa, la seconda a sinistra di una piccola isoletta e la terza a destra. Sono sceso nella spiaggia di enormi sassi neri e ho capito che Dio probabilmente esiste. L’odore del mare è diverso poiché questo non è mare, è il padre di tutti i mari, il suono delle onde è la cosa più bella che ho udito in questi ultimi due anni. E’ la canzone di oggi e forse sarà quella da ora in avanti per qualche anno, il Pacifico è la cosa più corretta che il mondo ha donato all’uomo. Cape Schanck è il punto più bello che ho visitato in Australia merita non ventiquattro ore di volo bensì 48 forse 60 ore. Stasera ne ho parlato con mia zia e mi ha fatto vedere un quadro che ha fatto mia cugina sulla spiaggia che ho visitato oggi. Dopo siamo andati a Bay of Island dove tante isole contornano la visuale e le onde sono giuste per il surfing, e dopo alla Bay di St Paul Insomma è stato un pomeriggio dedicato al blu del mare che si incastona perfettamente con il rosso delle rocce australiane e con il verde delle enormi distese presenti qui.I colori sono il forte del paesaggio oceanico.
La luna di giorno e i sentieri che ti portano al mare hanno completato una memorabile giornata e mi hanno permesso di apprezzare ancora di più questa terra.
Dopo con Connie siamo passati da un parco e mentre cercavo di tenere sveglia Stefania che oramai è allo stremo (dai mancano solo 20 gg alla fine) abbiamo visto finalmente un branco (?) di canguri. Per svegliarla ho detto per scherzo a Stefania “guarda i canguri” lei ovviamente ha subito aperto gli occhi e incredibilmente in quel momento c’erano veramente dei canguri. Ovviamente io avevo detto la solita cazzata e non mi aspettavo di vederli davvero. Dovevate vedere Stefania, ha riacquistato tutta la forza persa in questi due anni, per poco non bloccava Tony alla guida lanciandosi dalla macchina, è scesa e con insolito coraggio si è lanciata alla conquista di un canguro alto una ventina di centimetri più di lei. Quando ha capito si è fermata a circa 3 metri destando la curiosità del branco che la guardavano un po’ male. Avranno pensato questa grida, sarà italiana. Un canguro aveva un piccolo nel marsupio ed è stato particolare vederli da pochissimi metri liberi tra la natura e non i soliti canguri addestrati che devono deliziare i turisti. Mi ha fatto un po’ impressione il fatto di trovarmi a due metri da un animale che ho sempre visto in tv ma sempre pensato come un essere estraneo alla mia cultura. Vederli saltare mi ha fatto sorridere, vedere la faccia di Stefania felice come una bambina davanti all’Uovo di pasqua enorme mi ha reso felice. Oggi abbiamo soddisfatto due richieste importanti, l’Oceano e i Canguri. Abbiamo passato 8 giorni fantastici a Melbourne e domani è l’ultimo intenso giorno.
Dopo l’ultima grande view dalla terrazza di un ristorante e aver visto litigare due canguri (da morire da ridere, si ammazzano a pedate e pugni in faccia) siamo passati in un paesino chiamato Sorrento( non scherzo) e abbiamo assaggiato un dolce locale. Alle sette e mezza eravamo a Melbourne e cenando abbiamo progettato l’ultima grande giornata cittadina. Mi sta dispiacendo troppo lasciare questa città e questi compagni di viaggio, ma utto deve continuare e chi si ferma e perduto. Ho promesso a me stesso che tornerò presto in questa fantastica città, poiché me ne sono seriamente innamorato.

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