domenica 29 settembre 2013

Fantastica Sydney



Sydney 29 sept 2013 ore 09.10. I pezzi di ieri sono stati “Just let the sun” di Skin , “Bohemian Rapsody” dei Queen e “Ogni Volta” di Vasco.

Una cosa che non puoi riciclare è il tempo perso, quindi noi in questa città ci siamo lanciati in una full immersion che mi ha lasciato alla fine di questa esperienza molto soddisfatto.  Sono in una camera di albergo, l’ultima notte in suolo australiano è andata e tra un’ora il taxi che mi porterà in aeroporto verrà a prendermi. Qui sono le 9 am,  in Italia l’una di notte. Partirò con la notte italiana e starò in volo e in aeroporto per 28 ore. Prima che tocchi suolo dovrà passare un’altra ulteriore notte italiana e lunedì alle 7.30 sarò a Malpensa. Questo è il penultimo pezzo dei questo viaggio, l’ultimo me lo riservo per scriverlo in aereo.
Voglio solo parlarvi di Sydney che è una città che merita tantissimo, Se potete venite.
Ieri ci siamo svegliati presto e dopo un Continental Breakfast siamo usciti convinti di dover fare tante cose, poiché le distanze e i luoghi da visitare non erano dalla nostra parte, erano troppi e tutti belli. Abbiamo fatto una selezione e abbiamo deciso di ascoltare il cuore, Bondi Beach e la zona portuale da vedere, battello da fare perché non esiste grande città di mare che non meriti un giro in battello per il tramonto.
 Circular Quay e Darling Harbour ci hanno riempito la mattinata, dopo la classica passeggiata sul ponte e tra le centinaia di chioschetti che vendono frutta e caffè ci siamo diretti verso il China Garden e la China Town. La zona è pieni di ristoranti e locali di artigianato cinese, ben curata, pulita ed organizzata. Mi è  piaciuta tanto. Più passava il tempo e più Stefania mi diceva “questa città è fantastica se proprio dovessi fare una pazzia sceglierei Sydney”. E’ vero, Sydney è molto molto bella e si respira un’aria di libertà e di felicità che difficilmente trovi in altre città del mondo.
Un bambino sui dieci anni ci ha deliziato per mezz’ora con una chitarra acustica, lasciando imbambolati cittadini e turisti, tutto ciò davanti al Queen Victoria Building, un immenso complesso vittoriano dell’aspetto molto molto gradevole.
Un festival Thai e il giorno della memoria cinese in Sydney ci hanno accompagnato il fine mattina. Alle due eravamo a prendere i biglietti per Bondi Beach, poiché non volevo ne potevo tornare a casa senza prima aver visto una delle spiagge più famose al mondo. Perfetto, è proprio come la descrivono, acqua chiara e onde alte tre metri, un paradiso per i surfisti di tutta l’Australia che vengono qui a sfidare la natura.  Un lungo spiaggia favoloso, pieno di vita e prati artificiali, i più disparati negozietti che vendono la qualunque e un clima caldo. Al ritorno da Bondi siamo andati al classico Hard Rock Cafè di Sydney e dopo un giro in zona abbiamo optato per andare a vedere Manly un sobborgo a nord di Sydney. Che ve lo dico a fare che la natura ci ha regalato un tramonto sul battello da perder il fiato e per mezz’ora abbiamo gustato la baia in maniera incredibile. Prima di arrivare siamo passati in un punto in cui la baia si incrocia con l’Oceano ed è spettacolare vedere il Faro di guardia vecchio di duecento anni posto al confine tra la città e l’immensa distesa d’acqua.
Dopo una tranquilla passeggiata in zona abbiamo cenato in un ristorante italiano, perché avevo troppa voglia di pasta. Non voglio dirvi quanto ho pagato.
Il ritorno nel battello è l’immagine più bella che mi porterò di Sydney, entrare nella baia con la città illuminata a più non posso e il ponte con l’Opera che si incrociano non sono descrivibili. Purtroppo non posso nemmeno farveli guardare poiché avevo tutto scarico ed ho preferito gustarmi il momento senza fiatare.
See you soon Sydney

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