domenica 17 agosto 2014

La Memphis di Elvis

Memphis ore 01.30 am
La canzone di oggi è If I can dream

Memphis la più bella città del sud,  la più famosa via di locali blues e rock, la capitale mondiale del soul, la città di Elvis, Aretha Franklin, Johnny Cash, di tutti i blues man di Chicago,  la culla del Mississippi, non ha disatteso assolutamente le mie aspettative. In questo viaggio niente ha disatteso le mie aspettative, nemmeno i piccoli villaggi incontrati per strada, come quelli lungo la mitica highway 61 cantata da Bob Dylan, niente. Quando ieri ci siamo trovati in Arkansas senza nemmeno sapere perché e con il navigatore che non andava abbiamo detto " Ed ora dove cazzo andiamo?" C'era chi proponeva Texas ma la ragazza incontrata al bar ci ha scoraggiato, forse otto/nove ore di strada,  chi proponeva di vedere un po di Arkansas come se fosse un piccolo stato, alla fine dopo 9 ore estenuanti di macchina tra immense praterie e villaggi con cimiteri all'entrata,  cowboy stile film e musica country abbiamo trovato una cazzo di tabella che indicava Memphis Tennessee. Il Tennessee è proprio come lo descrivono, ricco di prodotti tipici quali birra e liquori, anche se abbiamo bevuto le solite Corona e qualche spina americana, verde e pieno di musica live. Memphis è bellissima come la immagina chi ama la musica. Ogni locale, ripeto ogni locale è pieno di gente che canta dal vivo. Tutto è blues e ritmo. Il 65 per cento degli abitanti è di colore e sono eredi dei lavoratori di cotone,  quelli che iniziarono da queste parti la rivolta per la libertà  In questa città è stato ucciso Martin Luther King, in un motel non molto lontano dal nostro. Siamo arrivati tardi ieri sera, con 7/8 ore di ritardo sulla tabella di marcia. Siamo arrivati stanchi, siamo ancora stanchi e penso lo saremo per molto tempo. Ma questa esperienza è fantastica. Chi non viene al sud nom capirà mai cos'è l'America,  resterà fermo all'immagine delle grandi città del nord e della California ma non avrà mai una visione completa. L'America vera, quella dei cowboy, delle praterie, dei deserti, dei grandi fiumi parla una lingua  diversa da quella delle grandi metropoli. Qui si respira un'aria genuina, country e molto vera.
Oggi abbiamo pranzato nella mitica Baele Street, una via che non ha paragoni,  decine di locali tutti con musica rigorosamente dal vivo. Noi ci siamo fermati nel locale del mito BB King, aria surreale e ottimi blues man sul palco.
Tutti i negozi hanno souvenir musicali, vendono cd e l'immagine di Elvis all'entrata.  In ogni negozio c'è una blues harp e una chitarra country.
Ma non potendo raccontare tutta la visita a Memphis preferisco raccontarvi la visita al Re di questa città.
Ci sono uomini che cambiano la storia per svariati motivi, alcuni perché fanno scoperte che cambiano il nostro modo di vivere, altri semplicemente per essersi battuti per un mondo più giusto. Spesso questi uomini vengono venerati,  osannati dalle folle, è un classico. Ma non ho mai visto tanto amore e ammirazione di uno stato verso un uomo, quanto quello degli Stati Uniti del Sud verso Elvis. Credetemi qui è Dio. Non esiste bar, motel, locale di ogni genere che non trasmetta per 10 ore al giorno la sua musica, non esiste abitante degli States che incontrandoci per strada e sapendo che eravamo diretti a Memphis non ci abbia nominato il Re, non si può spiegare cosa rappresenta Elvis per questi luoghi, anche i fan più sfegatati lo capiranno solo quando varcheranno il cancello di Graceland. Emozione immensa entrare nelle stanze della sua casa, vedere i mille vestiti e la gente arrivare da ogni parte del mondo solo per commemorare il suo 37 anniversario. Ieri sera c'era una città bloccata,  polizia che aveva chiuso la Elvis P Boulevar, l'immensa strada che porta a Graceland. Dal pomeriggio a stamattina alle cinque la casa aperta e decine di migliaia di fans con una candela venuti da ogni parte del pianeta. Chi ha portato la chitarra, chi un oggetto personale, chi semplicemente un sorriso.  Gente accampata che aspettava l'alba davanti alla house più visitata d'America dopo la casa bianca. Elvis ha cambiato la visione di vita di queste persone, gli ha regalato un sogno, una speranza, ha fatto ballare milioni di persone, ha distrutto barriere culturali, il primo bianco xhe che cantava gospel.  Oggi abbiamo visto le centinaia di assegni che staccava verso tutte le associazioni di volontariato,  gli aiuti quotidiani che dava alla popolazione di Memphis. Nessuno l'ha mai dimenticato,  è il loro Re, ed in Europa questo lato non si percepisce,  devi venire a Memphis per capirlo. Una fila ordinata di migliaia di persone per lasciare un fiore sulla sua tomba, le bandiere americane in ogni casa sono accompagnate da quelle con la sua faccia, un numero impressionante di ragazzi con i suoi basettoni e migliaia di gruppi vestiti come lui, maratone in suo onore, concerti e strade dedicate alla sua memoria, moto con il sio nome, abbiamo incontrato centinaia di persone con il suo volto tatuato e decine di targhe automobilistiche con il nome Elvis. Non è facile amarlo Elvis, c'è chi semplicemente non lo apprezza, chi invece lo ascolta distrattamente,  ma per capire davvero come ha cambiato il mondo si deve venire lungo il Mississippi.
Can't help falling in love

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